Giuseppe Pontiggia
La letteratura e le cose essenziali che ci riguardano
Editore: Avagliano
Genere: Saggistica
Collana :
Data pubbl.: 2014
L’incontro con Pontiggia è stato un vero regalo. Uno scrittore tedesco, Wolfgang Hildesheimer, che ebbi la fortuna e il piacere di conoscere e di intervistare, scrisse al termine di una biografia di Mozart diventata famosa, che Mozart è stato «un regalo immeritato per l’umanità».
L’incontro con Pontiggia è stato proprio questo per me, un vero regalo, ma è stato un regalo immeritato per l’ambiente letterario italiano che tuttora sa poco di lui e non ne sa riconoscere il valore. Oltre a essere un “grande scrittore scrivente e un grande scrittore parlante” – come lo definisco nel mio libro, in cui riporto tre interviste che gli ho fatto in tre anni consecutivi – era anche una persona estremamente generosa.
Gli spedii un libro che avevo appena pubblicato: La musica dell’uomo solo. Saggi su Pirandello, Primo Levi, Leonardo Sciascia e Giovanni Orelli e lui mi rispose mandandomi a sua volta Nati due volte, con una dedica bellissima: “A Rossana Dedola affascinato dalla sua interpretazione di Pirandello e dalla riflessione caleidoscopica della sua trappola totalitaria”. Parlare con lui era entusiasmante, esaltante, era sempre curioso, partecipe, apprezzava i miei lavori. Una volta un mio collega, accorgendosi del mio entusiasmo, mi chiese: «Ah, lo hai scoperto?» «No», gli risposi, «è lui che ha scoperto me». «Tutto ciò che accadeva accanto a lui, tutti coloro che partecipavano alla sua vita lo riguardavano» scrivo nel libro che gli ho dedicato, sottolineando come, da buon allievo taoista amava il paradosso, il rovesciamento ironico che permettono di cogliere ciò che è essenziale. L’ho intitolato Giuseppe Pontiggia. La letteratura e le cose essenziali che ci riguardano.
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